Suggerimenti utili per farsi assumere
Con il colloquio di selezione l’azienda vuole capire se il candidato è adatto alla posizione per la quale si candida e se risponde alle necessità dell’azienda stessa.
Ecco alcuni consigli utili per un buon colloquio:
- La telefonata per l’appuntamento: tutto ha inizio da lì! Se ti trovi in una circostanza poco idonea per parlare, dillo chiaramente e suggerisci un altro momento. Evita di rispondere a monosillabi o di urlare per valicare il rumore del traffico o il vociare di un vagone del treno. Se l’appuntamento è concordato via e-mail, allo stesso modo sii puntuale nelle risposte e cura la comunicazione.
- La puntualità e l’accompagnamento: inutile dirlo…se per un imprevisto qualsiasi sei in ritardo, avvisa in tempo utile chi ti sta attendendo. All’arrivo, scusati ma non dare a questa parte più spazio del necessario. Se sei in anticipo, individua il luogo del colloquio, fai un giro in zona e ritorna all’ora concordata. Un aspetto da non dimenticare; mai farsi accompagnare!!
- Atteggiamenti: guarda negli occhi le persone che ti accolgono, scambia la stretta di mano (niente mani fiacche o tenaglie) e sorridi a chi hai di fronte. non masticare chewing gum, spegni il cellulare e se dovessi dimenticarlo acceso e squilla proprio in quel momento…rifiuta la telefonata; non mostrarsi nervosi durante l’attesa. Esercitatevi a non avere una voce tremolante o a non balbettare…e magari a non gesticolare troppo. Controllare la comunicazione non verbale: assumere una posizione eretta senza muoversi troppo e soprattutto non incrociare le braccia ( denota chiusura)
- Come vestirsi: l’abbigliamento gusto dipende dalla posizione per la quali ci si propone, dall’ambiente e dalla tipologia di azienda. In certi ambienti il vestito coordinato con cravatta è d’obbligo per i ragazzi, così come tailleur per le ragazze. In quelli più creativi, un certo stile originale può essere valutato positivamente. Non trascurare capelli, trucco, accessori e profumo (…attenti però a non esagerare)
- Non criticare…positività: parlare male del datore di lavoro o dei colleghi, delle esperienze in corso o passate, non depone a vantaggio. Ciò non significa che bisogna mentire se c’è dell’insoddisfazione ma bisogna trovare il modo e porli come possibilità di crescita
- Tenersi pronti per le domande classiche: le domande classiche ci sono sempre e riguardano la sfera motivazionale: “Perché vorrebbe lavorare qui?“…” “Perché ha risposto all’annuncio”. Ma bisogna tenersi pronti anche per quelle più scomode…siate sempre educati!!
- Informarsi: è semplice reperire informazioni sull’azienda per la quale si sostiene il colloquio tramite internet. Memorizzare le informazioni principali potrebbe aiutarci ad entrare il sintonia con il selezionatore.
- Buona memoria: spesso il primo colloquio e seguito da un ulteriore step con selezionatori diversi o , ancora, nello stesso colloquio domande diverse sondano lo stesso aspetto. È bene ricordarsi di quanto detto ed essere coerenti mantenendo la stessa versione dei fatti.
- Mentire? Vendersi un po’ non è vietato ma attenzione a non esagerare;
- Stipendio, ferie, orario: dare la priorità ad aspetti relativi ai contenuti lavorativi, l’ambiente di lavoro, le prospettive di crescita e poi si chiedono informazioni sul contratto, benefit…ecc. Praticamente bisogna dare a quest’ultimo aspetto la giusta collocazione e non farne l’argomento principale.