La rivoluzione digitale del lavoro
“La vera sfida della nuova economia? Passare dal digital divide al digital dividend”. Così il Ceo di Microsoft Satya Nadella ha aperto il suo intervento al World Economic Forum di Davos, durante un panel intitolato La trasformazione del domani.
“Nell’economia del futuro, i dati si sono trasformati in una vera e propria valuta”, spiega Nadella: “I big data possono aiutarci a creare ricchezza in tanti modi, a partire, per esempio, dalle scuole: se i numeri ci permettono di sapere in anticipo quanti e quali studenti stanno per abbandonare il percorso accademico, possiamo agire in tempo e fare in modo che continuino a studiare”.
Ma tra intelligenze artificiali, auto che si guidano da sole e robot sempre più efficienti, non c’è il rischio che siano le macchine a sostituire l’uomo, eliminando preziosi posti di lavoro? “Questi sono discorsi già fatti in occasione delle precedenti rivoluzioni industriali”, risponde Nadella. “Io credo invece che questa quarta rivoluzione cambierà la natura del lavoro, ma non ridurrà il numero dei lavoratori, che dovranno acquisire nuove competenze e abilità. Sarà anche nostro dovere fare in modo che tutti, dal giovane studente all’uomo di mezza età che perde il lavoro, imparino le skill necessarie”.
Ma per il Ceo di Microsoft la vera parola d’ordine è parità. “La vera domanda che dovremmo farci tutti è: a chi andranno i ricavi? Saranno divisi in maniera equa tra tutti i settori e in tutte le aree geografiche del mondo? Può questa rivoluzione ridurre la forbice tra ricchezza e povertà, che negli ultimi anni si è allargata a dismisura? Sarò forse troppo ottimista, ma per me la risposta è sì“.