Le 15 professioni con il più alto divario retributivo tra donne e uomini

Le 15 professioni con il più alto divario retributivo tra donne e uomini

Classifica-U430401000123504DTG-U4317041342255IVD-1224x916@Corriere-Web-Sezioni-593x443Guadagnare di meno a dispetto di un grado di istruzione, anzianità e mansioni svolte assolutamente equivalenti. Il gender gap nella retribuzione, in pratica la discriminazione di genere, è sempre un tema soprattutto nelle posizione di vertice in aziende e nelle professioni. Tra i medici, in particolare ortopedici e dentisti, tra gli psicologi, o tra i manager, specie se di aziende informatiche. L’ultima ricerca condotta negli Stati Uniti da Glassdoor, un sito web che studia e raccoglie informazioni sulla trasparenza retributiva e che basa le sue analisi su una platea di oltre 500mila soggetti, conclude che il differenziale medio in busta paga «non equivalente» tra i due sessi è del 24%. In media, le donne guadagnano soltanto il 76% dei loro colleghi maschi. Se il dato viene corretto tenendo conto dell’equivalenza di titolo di studio, età, mansioni, area geografica e altri fattori specifici la differenza scende tuttavia al 5,4%. Lo riporta il Washington Post nella sua edizioni online.

Secondo Andrew Chamberlain, un differenziale del 5% può sembrare modesto ma «c’è il rischio che questo risultato porti a minimizzare un problema che è invece molto grave, perché all’inizio della ricerca mi aspettavo di incontrare un dato molto inferiore», ha dichiarato. La rilevanza della discriminazione appare molto marcata in alcune professioni saldamente «maschili», quantomeno nel passato, ma caratterizzate dal fatto che i vertici manageriali siano composti prevalentemente da uomini. Tra queste spiccano i programmatori informatici, gli chef e i tecnici di laboratorio, professioni in cui il gap retributivo maschio-femmina raggiunge in media il 28%. Tra gli psicologi e i quadri aziendali il divario tocca il 27%. Sorprende incontrare una forte differenziazione retributiva basata sulla discriminazione in base al sesso anche tra i medici. In questo caso, negli Stati Uniti, secondo la ricerca condotta da Glassdoor, il differenziale è del 18% in media. Ma può raggiungere punte molto più elevate in specialità come la chirurgia ortopedica o scendere notevolmente, ad esempio in pediatria.

Lo studio ha individuato anche alcuni segmenti professionali in cui il gender gap gioca a favore delle donne. Si tratta delle professioni legate all’assistenza sociale, alla ricerca e agli specialisti negli acquisti. Il massimo della parità spetta invece agli organizzatori di eventi pubblicitari. In questo caso la differenza di retribuzione tra donne e uomini è di appena lo 0,2%. Statisticamente un dato non rilevante.

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