Un curriculum su misura per la giusta opportunità. Alcuni consigli

Voglio essere onesta non esiste un modo specifico per scrivere un curriculum vitae. Ma grazie all’esperienza nel settore della ricerca e selezione del personale di BeGear, posso suggerirti alcuni semplici trucchi per scrivere un curriculum vitae “su misura” per la posizione che stai cercando o testare l’efficacia di quello che hai già fatto ed eventualmente migliorarlo.
Se fossi invitata ad un primo appuntamento ti presenteresti in ciabatte e tutta trasandata? Ovviamente no, anzi, sceglieresti l’abito più adatto per l’occasione speciale. Allo stesso modo, anche il curriculum vitae deve essere personalizzato a seconda della posizione e dell’azienda per cui hai deciso di candidarti.
Partiamo dall’annuncio di lavoro. Leggilo attentamente, sei sicura che il tuo profilo sia in linea con i requisiti richiesti? Sicura, sicura… l’accendiamo? Bene! È già un buon inizio.
Dopo aver letto attentamente l’offerta di lavoro, ti consiglio di rileggerla e sottolineare le parole chiave; perché alcune di queste (sennò addirittura tutte) potrai inserirle nel tuo cv; che andrai ad aggiornare e personalizzare in base alla richiesta.
Lo obiettivo è far percepire a chi leggerà il tuo cv, che il tuo percorso formativo e lavorativo sono in linea con il profilo cercato. Ad esempio, se vuoi candidarti come tester sarà utile menzionare le proprie competenze e la conoscenza dei linguaggi di programmazione e framework che potresti sfruttare nel ruolo per cui ci si candida.
Attenzione ai periodi di “stallo”. Sì alla sincerità
Elementi cruciali per i recruiter e svantaggiosi per i candidati sono:
- i periodi prolungati di vuoto;
- lunghi periodi di rallentamento scolastico;
- stage frequenti.
Attenzione, questo non significa che devi tappare i vuoti inserendo informazioni infondate. Ma, è importante fornire, all’atto del colloquio, le giuste motivazioni. Ciò che conta è che questi periodi di inattività vengano contestualizzati e spiegati.
Ricorda che il più delle volte, durante il colloquio vengono chiesti degli esempi o fatte delle domande in base a ciò che hai scritto sul cv. Quindi sii sempre sincera; non aver paura di dire chiaramente quali sono i tuoi punti di forza e di debolezza; fai domande (se ne hai) e di chiaramente cosa ti aspetti dal nuovo lavoro.
Non dimenticare di inserire i tuoi contatti. Sì alla professionalità
Non dimenticarti mai di inserire i riferimenti di contatto bene in evidenza. Queste informazioni vanno poste in alto a sinistra sulla prima pagina del curriculum e devono sempre contenere l’indirizzo, il numero di telefono (meglio se cellulare) e l’indirizzo e-mail (che sia professionale, meglio se includa nome e cognome).
Per quanto riguarda la foto, cerca di non riciclarne una che hai scattato in vacanza con gli amici e, soprattutto, no ai selfie!
Altre informazioni
Nella voce altre informazioni hai la possibilità di descrivere in breve le tue abilità, i corsi di formazione, le attività di volontariato ed altre esperienze che hai fatto nel corso degli anni.
Qui si comprendo le tue soft skill ovvero quelle le tue capacità e qualità personali. Grazie a queste informazioni i selezionatori possono riuscire a comprendere parte del tuo atteggiamento, il tuo approccio alle relazioni interpersonali.
Sìì alla qualità
Cerca di fare la differenza! Gran parte dei candidati scrive un unico curriculum e lo invia random al maggior numero di aziende. Mossa sbagliata!
Mi spiego meglio. Se sei laureata in Biotecnologie Mediche e non hai esperienza nel settore “retail” perché candidarti? In realtà, l’ideale sarebbe personalizzare il proprio curriculum vitae in base all’offerta di lavoro.
I recruiter apprezzano le candidature mirate, che facciano cogliere al volo quali sono le caratteristiche di un candidato in linea con la posizione di lavoro disponibile.
Un tuo file – memoryjob
Quando si inviano numerose candidature, possiamo incappare nel trappola della “ridondanza”; puoi rischiare di inviare più volte la tua candidatura alla stessa azienda. In questo modo potresti finire nella cartella dei “CV non idonei”.
Per non dimenticare potresti crearti un file “memoryjob”, una tabella Excel, dove inserire tutte le posizioni per le quali ti sei candidata, indicando il riferimento all’annuncio, la fonte, l’azienda e la posizione; nome dell’indirizzo dell’email inviata e la data di invio.
In questo modo eviterai o almeno limiterai il danno di essere escluso a priori; in più, non sarai impreparata al telefono, quando ti chiameranno per fissare un colloquio conoscitivo.